Nell'ambito della rete aziendale è importante proteggere i dati memorizzati su hard disk o altri dispositivi in caso qualcosa non vada per il verso giusto, ne va della continuità della nostra attività.
Ma proprio quando meno c'è lo aspettiamo e pensiamo di avere preso tutte le precauzioni del caso il data disaster è in agguato.
Proprio a queste evenienze dobbiamo essere pronti, è importante avere un piano di recupero dati per tornare pienamente operativi i prima possibile.
Quando si progetta un piano di recupero dati è necessario tenere in considerazione vari fattori, fra i quali i costi, i tempi di recupero e il livello di sicurezza da adottare.
Per questa ragione di seguito vi propongo un semplice glossario con la definizione dei termini adottati in ambito di recupero dati, almeno quando sentiremo parlare i tecnici non sarete poi del tutto impreparati.
Va sottolineato che è un'operazione estremamente delicata e complessa che non va assolutamente improvvisata al fai da te, ma deve essere compiuta da personale qualificato.
Failover
Termine utilizzato frequentemente in ambito di recupero dati. Il Failover è una modalità operativa di backup che viene attivata quando un server si guasta, consentendo così la continuità del servizio.
Ciò è possibile ottenerlo con la ridondanza dei dispositivi, come ad esempio il disk mirroring o il server mirroring.
Disaster recovery
È il piano di recupero dati di cui parlavo nell'introduzione.
È l'insieme delle misure da adottare in caso si verifichi un guasto hardware o un evento naturale come un terremoto o un incendio, con l'indicazione di tutte le misure da adottare e le possibili soluzione per ritornare alla normalità riprendendo tutte le attività.
Recovery time objective
Il recovery time objective, abbreviato RTO, è il tempo massimo di inattività di un dispositivo, un'applicazione a seguito di un guasto.
Detto in soldoni è il parametro di riferimento per conoscere entro quanto tempo un dispositivo o un'applicazione rientrerà pienamente operativo a seguito di una perdita dati.
A seconda dell'importanza del dispositivo, l'RTO potrà essere più o meno alto.
Recovery point objective
Più semplicemente RPO, il recovery point objective, è un parametro che indica il tempo intercorso fra il recupero dei file di backup e il ripristino delle normali attività a seguito di un guasto. Questo parametro determina anche la frequenza con cui creare i backup.
Ad esempio se un ripristino di un backup richiede 24 ore, dovremo pianificare un backup almeno ogni 24 ore, se è 12 dovremmo pianificarlo almeno uno ogni 12 ore.
Questo è quanto, ora spero che quando ci chiamerete per fare un intervento di recupero e usiamo un gergo tecnico, tutto sia un pò più chiaro.