Si sente parlare di usabilità del web, dei siti internet o più in generale del software, ma cosa vuol dire? Vediamolo subito.
Cos'è l'usabilità del web?
L'usabilità è il grado in cui un prodotto web, o più in generale un prodotto software, può essere usato per raggiungere le finalità dell’utilizzatore con efficienza e facilità d’uso in un determinato contesto.
Questo termine, pur essendo applicabile in diversi ambiti, è usato soprattutto in riferimento ai prodotti informatici.
In particolare si parla di usabilità del web quando i principi di usabilità vengono applicati negli ambiti in cui la navigazione del web può aiutare nella realizzazione di un'interfaccia grafica facilmente fruibile dagli utenti. Essa nasce soprattutto come ausilio alla progettazione e si applica all'interfaccia proprio perché è con essa che si relaziona l'utente. Ad ogni azione dell’interlocutore, l'interfaccia grafica elaborerà una risposta e produrrà un risultato che la porterà ad un cambiamento di stato.
Ovviamente, l'usabilità non esiste nel prodotto in sé ma soltanto in relazione all’uso, cioè quando il prodotto viene utilizzato dell'utente.
Caratteristiche dell'usabilità e web usability
La normativa ISO/IEC 2001a definisce l'usabilità come "la capacità di un sistema di essere compreso, appreso, utilizzato e attraente per gli utenti quando usato sotto condizioni specificate".
Ciò significa che tramite l'interfaccia il sistema deve essere compreso, ed usato correttamente impiegando il minimo sforzo possibile, anche quando l'utente che interagisce è un principiante. Inoltre, non deve essere troppo complicato apprendere come usarlo correttamente.
Queste caratteristiche diventarono particolarmente necessarie intorno agli anni ottanta. Prima di allora, infatti, la cerchia dei principali utilizzatori di software erano i progettisti stessi che li avevano ideati e che, di conseguenza, erano in grado di utilizzare il prodotto correttamente indipendentemente dalla difficoltà e dallo sforzo che questo richiedeva. Con la diffusione delle tecnologie, questo approccio non era più consono perché gli utilizzatori non erano più solo i progettisti stessi. Si rese quindi necessaria l’introduzione di interfaccia fruibile anche dai meno esperti. È in questo contesto che si iniziò a parlare di usabilità.
Ovviamente, al progressivo sviluppo di internet seguì la necessità di rendere l'utilizzo dei siti web il più semplice possibile. Tale approccio è chiamato web usability.
Affinché un sito sia "usabile" occorre che le informazioni siano presentate in maniera chiara e concisa, all'utente vanno presentate le scelte corrette in una maniera che risultino ovvie, eliminando ogni ambiguità riguardo alle conseguenze di un'azione, mettere le cose più importanti nella posizione giusta della pagina, ridurre gli sforzi cognitivi dell'utente e rendere la pagina interessante ed accattivante dal punto di vista della grafica.
Usabilità e creatività
Ovviamente quanto detto sopra per i siti web vale anche per i software in generale: usabilità e creatività grafica vanno di pari passo proprio perché rendere la grafica accattivante e allo stesso tempo comprensibile facilita all'utente il compito di utilizzare il dispositivo. Ovviamente ciò non risulta sempre semplice poiché a volte si rischia di dare più importanza ad uno dei due aspetti trascurando così l'altro. Sulla questione sono ancora oggi in corso numerosi dibattiti. Nella comunicazione tra emittente e ricevente occorre, infatti, che il creatore del messaggio riesca a trasmetterlo all'utente che lo riceve in maniera corretta e, questo, può avvenire solamente nel momento in cui la grafica attiri l'utente e non lo faccia distrarre, lasciando così svolgere il resto del proprio compito all'usabilità.
Insomma, appare evidente come l'usabilità sia una caratteristica tanto complicata da ottenere quanto indispensabile in ogni software o sito internet che si rispetti.