Argomento spesso dibattuto quello delle responsabilità dei contenuti di un sito web.
Nel caso in cui il gestore del sito web è colui che pubblica i contenuti è presto detto e la questione non si pone nemmeno. Ma nel caso in cui le due entità non siano la stessa persona o società?
Poniamo il caso di essere titolare di un blog ove permetto la pubblicazione di articoli a chiunque voglia dire la sua in merito alla tematica trattata dal blog. Se viene pubblicato un qualche articolo dal contenuto diffamatorio sono anche io, titolare del blog, responsabile al pari di chi ha prodotto l'articolo?
La risposta è no, in quanto in ambito web la responsabilità è esclusivamente da imputare a chi produce il contenuto e non a chi ne permette la diffusione. A mio avviso un controllo ci andrebbe sempre e comunque anche se non lo siamo da un punto di vista legale, in ottica di immagine del blog e di qualità dei contenuti.
Dico in chiave di posizionamento nei motori di ricerca e di qualità dei contenuti che i motori tanto amano.
Ma torniamo all'aspetto prettamente legale della questione. Quanto detto prima stravolge il concetto base su cui si fonda la legge sulla stampa che prevede il reato di "diffamazione a mezzo stampa" o "omesso controllo del contenuto pubblicato", che però in questo caso è giustificato in quanto il produttore dell'articolo dal contenuto diffamatorio non è in grado di pubblicare autonomamente il contenuto, ma deve appoggiarsi ad una seconda entità che per forza di cose collabora nel processo produttivo dell'informazione. Un articolo per essere pubblicato su un giornale cartaceo deve necessariamente passare tramite una redazione, uno stampatore, insomma abbiamo un certo iter che coinvolge più entità.
Al contrario invece sul web questo iter non esiste, quindi l'articolista è perfettamente in grado di pubblicare autonomamente un articolo ed è quindi l'unico responsabile della diffamazione.
A meno che nella pubblicazione del contenuto non ci sia anche il supporto da parte del gestore del blog, in questo caso anche lui si rende colpevole di diffamazione al pari dell'autore dell'articolo.