La possiamo definire la bestia nera di tutti i gestori dei negozi on-line: il fenomeno dell'abbandono del carrello. In pratica una grossa fetta degli utenti che visita un sito di e-commerce inserisce degli articoli nel carrello ma poi non acquista ed abbandona il sito.
Perché ciò avviene? Certo non possiamo pretendere che tutti quanti i carrelli vadano a buon fine, sarebbe come pretendere che tutte le persone che entrano in un negozio reale facciano almeno un acquisto. Del resto chi di voi, ed in primis il sottoscritto nelle giornate di brutto tempo durante le ferie, non si fa un giro per il centro storico ed entra in un negozio per il solo gusto di farsi un giro?
Al di là di questa mia considerazione personale vediamo come possiamo massimizzare i carrelli che vanno a buon fine. Lo possiamo fare analizzando i dati emersi da un'indagine condotta da UPS in merito alle abitudini di un campione di utenti che abitualmente acquista sul web.
Il dato che emerge è che la ragione principale di abbandono del carrello sono le spese di spedizione. Come mai?
In particolare a frenare l'acquisto sono l'incidenza delle spese di spedizione sul totale dell'ordine, si tiene minore considerazione a questa spesa tanto maggiore è il totale dell'ordine.
Altra ragione di abbandono legata alle spese di spedizione è il voler fare un carrello a scopo conoscitivo per fare un raffronto fra i vari e-commerce per scoprire quale sia quello che ha le minori spese di spedizione o addirittura scoprire qual'è quello che ha la soglia più bassa oltre le quali le spese di spedizione si annullano.
Infatti una argomentazione che gioca a favore del buon esito di un carrello è l'introduzione di una soglia minima oltre la quale le spese di spedizione si annullano. Del resto è una giusta politica che vuole premiare chi fa acquisti consistenti o comunque per invogliare a spendere.
Un ultima ragione legata alle spese di spedizione che spinge ad abbandonare il carrello, è il fatto che spesso queste compaiono in uno step troppo avanzato del processo di acquisto.
Ma potrebbe anche essere che il potenziale acquirente volutamente voglia creare il carrello per concludere l'acquisto in un secondo momento, perché in quell'istante non è ancora pronto e voglia ancora farci una pensata.
Altro fattore che incide negativamente sono i tempi di consegna troppo lunghi o la loro mancanza di stima. Maggiori informazioni forniamo ai nostri potenziali compratori più invogliati saranno a comprare da noi.
Veniamo ai metodi di pagamento. Maggiori sono le opzioni che vengono fornite maggiore sarà la possibilità che l'acquisto vada a buon fine. In particolare dobbiamo dare la possibilità di poter fare il pagamento anche attraverso i sistemi tradizionali come contrassegno e bonifico bancario non penalizzandoli aggiungendo ulteriori commissioni oltre a quelle che già vengono applicate naturalmente. Non dobbiamo vincolare il pagamento ai soli sistemi elettronici come carta di credito o paypal, mica tutti hanno la carta di credito o un conto paypal.
Infine un ultima ragione che spinge a preferire un e-commerce piuttosto che un altro è l'obbligo di registrazione al sito. Siamo sommersi da una miriade di nomi utente e password da ricordare che aggiungerne ancora non farebbe altro che giocare a nostro sfavore. Quindi massima libertà e dare la possibilità di acquistare anche senza obbligo di registrazione, o se proprio vogliamo vendere previa registrazione mettiamo in evidenza quali sono i benefici della registrazione.
Ad esempio gioca positivamente il fatto di potere vedere lo storico degli acquisti o poter monitorare lo stato del nostro ordine.
Per concludere non dimentichiamoci le regole della web usability. Un sito usabile in cui facilmente gli utenti possono trovare quello che cercano gioca a nostro favore.
Mi sembra di avere detto abbastanza. Ora non mi resta che augurarvi una buona vendita sul web e se avete bisogno di una consulenza per la realizzazione del vostro progetto di e-commerce sono a vostra completa disposizione.