Siamo in procinto di concretizzare l’idea di aprire un sito di commercio elettronico e vorremmo proporre ai nostri potenziali clienti il miglior sito possibile affinché il maggior numero possibile di visitatori lasci il sito avendo effettuato un acquisto. Oppure abbiamo già messo on-line il nostro negozio virtuale ma le vendite sono ben lontane dalle attese.
Nel primo caso ci troviamo nella situazione che prevenire è meglio che curare, nel secondo caso invece vuol dire che c’è qualcosa che non va nel nostro sito. Comunque in entrambi i casi il nocciolo della questione è che quando si apre un e-commerce dobbiamo tenere presente le aspettative e i desideri dei nostri potenziali clienti, perché in caso contrario chi entrerà potrebbe riscontrare grossi problemi nell’acquisto con il serio rischio che vadano poi a fare i loro acquisti dalla concorrenza.
Se quindi sei interessato a scoprire quali sono le aspettative a cui deve rispondere un sito di commercio elettronico ti consiglio vivamente di proseguire la lettura.
Usabilità del sito
La quasi totalità dei consumatori online indica nel design dell’e-commerce e nei suoi contenuti visuali gli aspetti più importanti che lo spingono o meno all’acquisto del prodotto/servizio offerto.
In media, un utente web valuta un articolo entro 90 secondi. Quindi, non c’è molto tempo da perdere: occorre fornire le informazioni su di esso in modo chiaro e leggibile, correlandole a immagini.
Proporre più immagini rappresentative di un prodotto e da differenti angolazioni, al fine di mostrare il maggior numero di dettagli possibile, aumenta di gran lunga le probabilità che il prodotto venga venduto. Tant’è vero che il motivo per cui molti prodotti vengono restituiti è che non hanno corrisposto alle attese dei consumatori. Forse, con qualche foto in più e di migliore qualità, si sarebbero potuti evitare tutti quei resi.
Una grossa fetta dei potenziali clienti aumenta la propria fiducia nei riguardi di un dato prodotto o servizio solo dopo aver visto un video che ne parla. Tra l’altro, la questione che i video danno ai prodotti e servizi venduti online una percezione di autorevolezza sta diventando sempre più rilevante con il passare del tempo. In altre parole: i video hanno visto crescere nel tempo la loro efficacia persuasiva, riuscendo a orientare le decisioni di acquisto di un numero sempre maggiore di persone.
Trovarsi un sito veloce
Gran parte degli utenti web che abbandonano un sito perché sono stati delusi dalla lentezza di caricamento delle sue pagine non tornerà mai più su quel sito.
Dopo circa tre secondi di attesa nel caricamento di una pagina web, più della metà dei navigatori del web chiude la pagina e passa oltre.
Sono due affermazioni che ci dovrebbero far riflettere e soffermarci sulla questione prima di andare on-line.
Le recensioni dei prodotti
La quasi totalità dei consumatori online legge le recensioni e i giudizi dei prodotti o servizi di loro interesse prima di decidere o meno se acquistarli. Quelle recensioni e quei giudizi influenzano parecchio le loro decisioni di acquisto. Di questi una bella fetta considera le opinioni dei precedenti compratori come vere e proprie raccomandazioni personali.
Il pericolo dell’abbandono del carrello
È la costante dei siti di commercio elettronico. Purtroppo molti studi a riguardo hanno evidenziato quanto sia elevato il tasso di abbandono dei carrelli nello shopping online. È come se nel mondo reale molti consumatori entrassero al supermercato, mettessero i prodotti nel loro carrello della spesa, e poi alla fine del giro anziché andare alla cassa prendessero i prodotti e li rimettessero sugli scaffali.
Avete mai visto fare una cosa del genere? Penso proprio di no, quindi in tal senso nel mondo virtuale c’è ancora molto da fare, ma perché allora si abbandona il carrello?
Questi sudi hanno evidenziato che le motivazioni che spingono gli utenti ad abbandonare il carrello sono:
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Costi inaspettati che spuntano all’improvviso non ben chiariti in precedenza
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Spese di spedizioni non quantificate in maniera chiara
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Procedura di acquisto troppo prolissa
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Mancanza di un recapito telefonico per avere chiarimenti
Inoltre è emerso che le donne, rispetto agli uomini, hanno maggiore pazienza negli acquisti on-line, quindi concludono più frequentemente l’acquisto senza abbandonare il carrello, e che il tasso di abbandono è più frequente nella fascia d’età fra i 25 e 45 anni.
Proporre dei codici sconto
Moltissimi acquirenti sono spinti all’acquisto se vengono proposti loro codici promozionali che applicano degli sconti sul prezzo finale dell’acquisto.
Le spese di spedizione
È inevitabile che acquistando standosene a casa propria o in ufficio comodamente seduti davanti al computer a fare acquisti, qualcuno poi debba fare la consegna della merce. Qui nasce l’annosa discussione delle spese di spedizione, che possono far desistere gli utenti dall’acquisto e andare oltre dove non ci sono tali spese. Nessuno vuole pagare esplicitamente tali spese, specie se il costo del prodotto acquistato è di pochi euro. Il consiglio è quello di attuare la strategia di includere a monte nel prezzo a catalogo le spese di spedizione, oppure inserire messaggi in cui le spese di spedizione sono nulle oltre certi importi.
Sono tutti fattori che spingono all’acquisto, soprattutto il fatto di inserire un importo minimo per non avere tali spese alla fine spinge gli utenti a comprare per raggiungere tale soglia, tutto a nostro vantaggio.
Sicurezza nei pagamenti
Offrire più modalità di pagamento rassicura i compratori e da loro la possibilità di pagare come meglio credono. Ricordiamoci di offrire sempre come scelta il bonifico bancario perché non tutti hanno la carta di credito, mentre il conto corrente sì. In particolare mostrare i loghi delle carte di credito più diffuse da loro molte rassicurazioni.
Dobbiamo tenere presente che il sistema di pagamento più diffuso in internet è paypal.
Conclusioni
Credo che, ora che siamo arrivati alla fine, abbiate ben compreso quanto sia importante quando si pensa a un sito di commercio elettronico, quanto sia fondamentale per il nostro business soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti e non pensare solo colla nostra testa perché piace a noi. Ricordiamoci che alla fine sono i consumatori a fare la differenza e se non siamo noi ad andare loro incontro ci sarà qualcun’altro.