Le password sono una componente irrinunciabile di qualsiasi servizio online, e questo ormai dovremmo saperlo bene: bisogna però farne un saggio utilizzo, ed una delle prime regole da seguire riguarda il fatto di evitare il loro riutilizzo, accompagnata dalla buona abitudine di cambiarle periodicamente.
Partiamo dalle regole basilari, per poi vedere i comportamenti da evitare nella scelta.
Le regole basilari per la scelta di una buona password sono:
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Usare password non banali o corrispondenti a date di nascita, numeri o semplici parole come “ciao”, “password” e via dicendo.
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Utilizzare ogni singola password una ed una sola volta per ogni sito, servizio o casella di posta elettronica.
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Assicurarsi che nella password ci siano lettere maiuscole e minuscole, numeri e, se permesso, anche caratteri speciali.
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Sfruttare, secondo un criterio personale facile da ricordare, varianti non scontate di una password base che ricordiamo bene, introducendo delle complessità al suo interno, come appena detto adottando caratteri alfanumerici, con lettere maiuscole e minuscole, e se permesso anche caratteri speciali.
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Se ci stiamo registrando a servizi di natura dubbia, per semplice curiosità o a livello di test, è opportuno registrarsi con indirizzi di posta elettronica non ufficiali (registriamone una per l’occorrenza) ed usare generatori di password casuali come password generator. Nel caso in cui questi servizi fossero violati, non avremo esposto nostre informazioni in pubblico al momento della pubblicazione del dump, cioè della lista di username e password in chiaro.
Chiarite le regole base, possiamo rispondere alla domanda:
Perché le password devono essere complicate?
È una seccatura, anzi è quasi impensabile per molti utenti pensare a password complesse, eppure è l’unico modo per stare veramente al sicuro: se inseriamo un codice di accesso come “ciao”, come il nostro nome o parole come “password” o 12345, chiunque dovesse provare ad accedere per tentativi avrebbe discrete possibilità di riuscire a violare l’account a nostra insaputa.
Molto meglio, quindi, come regole generali:
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Usare password mai banali o corrispondenti, a numeri o date di nascita riconducibili a noi.
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Utilizzare ogni singola password una ed una sola volta per ogni sito, servizio o casella di posta elettronica.
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Fare uso di varianti non scontate di una password base che ricordiamo bene, ed introdurre delle complessità al suo interno, come lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali.
Può sembrare una complicazione inutile, a pensarci all’inizio, ma non è affatto così: scegliere una buona password è importante, specialmente se si tratta di servizi che includono l’accesso a servizi di pagamento, come nel caso di siti di commercio elettronico come Ebay o Amazon. Le password devono rimanere una nostra esclusiva. Non esistono termini consigliati da usare all’interno delle proprie password: anzi, è opportuno usare termini originali o fantasiosi (parole inventate, combinazioni originali di maiuscole, minuscole, numeri e simboli, ecc.) che spesso sono anche più facili da ricordare per noi. Dare sfogo alla nostra fantasia è caldamente consigliato in questo caso.
Password sconsigliate o da non usare sono, in genere, quelle riportate nella lista delle peggiori password.
Il giusto compromesso, in effetti, sta nel trovare una password che sia difficile da indovinare per gli estranei e relativamente facile da ricordare per noi. Per aiutarci a ricordare più di una password possiamo crearci un documento protetto da password, ovviamente, e ben nascosto in una cartella del nostro pc, in cui salviamo tutte le nostre credenziali di accesso ai vari servizi e banalmente ci basta ricordare la password di accesso a questo documento.