È il luogo prescelto dagli hacker per scambiarsi virus e informazioni sui prossimi attacchi informatici. Ma è anche il luogo dove i pirati informatici si riuniscono per sviluppare nuovi malware capaci di mettere KO intere infrastrutture e aziende. Questo luogo ha un nome preciso: dark web.
Molto probabilmente lo avremo già sentito nominare e ora abbiamo anche capito perché venga definito oscuro (dark in inglese vuol proprio dire questo). Potremmo definire il dark web come la parte malata della rete, ma è un’affermazione del tutto errata. Il dark web non ospita solamente hacker e malintenzionati pronti ad approfittare di un virus per trarre un profitto. All’interno è possibile trovare anche white hacker (pirati informatici buoni, per intenderci) che presidiano il dark web alla ricerca di nuovi virus in modo da poter sviluppare delle contromisure adatte.
Che cosa è il dark web
Per spiegare in parole semplici il dark web bisogna dire che si tratta di una parte del World Wide Web a cui si può accedere tramite browser come Tor. Grazie alla sua natura “oscura” il dark web protegge l’identità di coloro che entrano a farci parte. Inizialmente non era un luogo frequentato da hacker e pirati informatici. Anzi tutt’altro. Il dark web serviva agli attivisti di paesi sotto dittatura a comunicare con l’esterno e a fare uscire informazioni sulla nazione dove vivevano. Addirittura era utilizzato dalla CIA per far comunicare gli agenti sotto copertura con i propri superiori. Solo in un secondo momento gli hacker hanno iniziato a frequentarlo e capire come potevano utilizzarlo per i loro traffici.
Le chat segrete che infestano il dark web
Tutti gli attacchi hacker che hanno messo KO le difese di aziende e multinazionali sono nati all’interno del dark web. Più precisamente in chat segrete dove i pirati informatici si scambiano informazioni e si aiutano per sviluppare nuovi virus. I ransomware, il virus del riscatto che da qualche anno è diventato un incubo per PMI e utenti, sono nati proprio all’interno di queste chat. Ma non sono solamente questi i pericoli nascosti nel dark web. Viene utilizzato anche dai trafficanti di droga, di persone, da coloro che rubano informazioni personali e dati sui conti bancari. Insomma, il dark web è diventato il luogo prediletto dai criminali.
Organizzarsi per difendersi
A questo punto la domanda sorge spontanea: è possibile tenere sotto controllo coloro che utilizzano il dark web per scopi illeciti? Assolutamente sì. Alcuni programmatori hanno sviluppato un programma che è capace di leggere quello che gli hacker scrivono all’interno delle chat nel dark web. The Structured Threat Information Expression (STIX) è uno di questi programmi che permette agli esperti di sicurezza informatica di avere informazioni in anticipo sull’uscita di nuovi malware. In questo modo è possibile prevedere le mosse degli hacker e aggiornare i sistemi di sicurezza delle aziende e gli antivirus.