In tutto il mondo, social media marketing è una delle espressioni più in voga nel campo del web marketing. Dati il numero di utenti attivi sempre crescente sui social media, nel campo business è davvero difficile ignorare l’importanza del marketing fatto su queste piattaforme.
Tuttavia, il social media marketing è una disciplina ancora piuttosto giovane per le aziende. È pertanto comprensibile la diffidenza di molti imprenditori nell’affacciarsi sul mondo dei social media, e molti si chiedono se sia davvero indispensabile. La risposta giusta non c’è. O meglio: la risposta è sì, valutando però il caso specifico, perché non c’è una ricetta valida per tutti, applicabile senza studiare il particolare business e mercato.
Insomma, affermare che il social media marketing fa miracoli è altrettanto irresponsabile del dire che è completamente inutile. Perché le analisi generiche rischiano sempre di essere poco significative, se non addirittura fuorvianti.
È proprio per questo che, negli anni, si sono diffuse alcune idee sbagliate sul social media marketing. Si tratta di luoghi comuni che molti proprietari di aziende danno purtroppo per veri, e che impediscono loro di utilizzare efficacemente i social media per far crescere le loro aziende.
Quali sono questi luoghi comuni errati sul social media marketing? Ce ne sono davvero tanti, ma vediamo quelli più diffusi.
Fare social media marketing è gratis
Questo è forse il più grande malinteso da parte delle aziende: il social media marketing, oltre a non essere facile, non è nemmeno un’attività a basso costo, certo è più economica della pubblicità tradizionale ma ha un suo costo.
Forse si è portati a pensare che sia economico perché, di solito, chi si occupa di social media è un giovane professionista. Forse perché sui social, anche quando si fa social selling, non si vende direttamente, ma si creano relazioni. E tutto questo può sembrare lontano dalle dinamiche di business tradizionali, che puntano sulla pubblicità.
Le cose stanno diversamente. Anche perché molti social network, Facebook su tutti, modificano frequentemente i loro algoritmi per limitare la visibilità dei contenuti postati dalle aziende. Per esempio se ci sono 100 fan su Facebook, i nostri post organici potrebbero essere visibili a 10 o meno di questi. Qual è la soluzione: affidarsi a un professionista che sappia creare campagne a pagamento che intercettino i potenziali clienti. Un lavoro non così facile (né tantomeno gratuito) come si potrebbe credere.
Fare marketing sui social è facile
Chiunque può twittare, postare su Facebook, condividere foto su Instagram, caricare un video su YouTube, aprire una pagina aziendale su LinkedIn ecc.
Questo non significa però che gli utenti di questi social sappiano cosa stanno facendo, cioè quali effetti avranno le loro azioni sul loro business. Il marketing fatto sui social media sembra facile perché tutti hanno una certa confidenza da utenti con almeno un social network. Quindi, se è facile usare i social, per estensione diventa facile farci anche delle azioni di marketing. E invece no, non è così. Non ci si può improvvisare social media manager, perché comunicare i valori di un marchio e le promozioni aziendali sui social media è cosa da professionisti.
Potrebbe sembrare semplice, ma il social media marketing è una disciplina vera e propria. Digitare messaggi o postare foto a piacere non sono attività che obbediscono a una strategia dei contenuti ben pianificata. Quindi ci esponiamo a un pericolo. Perché la condivisione di contenuti non coerenti con la strategia aziendale rappresenta sempre una comunicazione sbagliata, che può causare gravi danni di online reputation alla nostra azienda.
Il successo del social media marketing dipende dal postare tanto
Non è vero. Il fatto è che spesso, più postiamo e più è probabile che infastidiamo i nostri follower. Il rischio è quello che veniamo etichettati quasi come uno spammer. Non è la quantità a essere premiante, anche se è chiaro che non basta comunicare una volta ogni tanto sui social media. Più che altro, conta la qualità del nostro social media marketing, cioè il valore e l’utilità pratica dei contenuti che condividiamo online.
Se il pubblico apprezza il valore dei contenuti, l’obiettivo è raggiunto. Sui social (ma questo vale praticamente ovunque sul web) conta più la qualità della comunicazione verso un target che la sua quantità.
Occorre aprire un account aziendale su ogni piattaforma social
Tutt’altro! Il tentativo di essere presente su tutti i possibili social media è una delle principali ragioni per cui molte piccole aziende non stanno avendo i risultati sperati dalle loro strategie e tattiche di social media marketing, e da qui concludono che fare marketing online sui social media non funziona!
Non serve avere un profilo aziendale su tutti i social possibili e immaginabili. Fare questo è troppo costoso e, soprattutto, troppo dispersivo. Bisogna invece concentrare le proprie risorse.
Che fare, dunque? Un’azienda dovrebbe presidiare un canale social solo se i suoi potenziali clienti lo usano. I nostri clienti e potenziali clienti stanno più che altro su Facebook? Bene, allora apriamo una fan page su questo social e cominciamo a usarlo attivamente. I nostri clienti e potenziali clienti hanno in larga parte un account su LinkedIn? Bene, allora facciamo in modo di fare social media marketing su quella piattaforma. Dobbiamo concentrare le nostre risorse dove è più conveniente.
I commenti negativi sui social media danneggiano le aziende
No, vale piuttosto il contrario. Ciò che le persone cercano è attenzione ai loro problemi. Sui social media, una delle cose che le persone vogliono di più è che i brand diano attenzione ai loro problemi. Quindi, in realtà, i commenti e le recensioni negative sono ottime opportunità per far capire che la nostra azienda si prende cura dei suoi clienti, in modo rapido. Insomma: presidiare i social con un ascolto attento delle esigenze dei consumatori ci aiuterà a fidelizzarli. E a ispirare fiducia anche ai potenziali clienti, portandoli nel tempo a diventare clienti.