L’introduzione di tanta tecnologia nella vita di tutti i giorni richiede una crescente adozione di password. Pc, smartphone, posta elettronica, Facebook, Twitter, tutti strumenti e servizi che richiedono una protezione onde evitare accessi indesiderati.
Qualche mese fa nell’articolo “Le peggiori password dell’anno appena passato”, ho parlato di quali siano le password maggiormente vulnerabili. Banalmente vanno evitati password del tipo 123456, oppure qwerty e altre parole troppo banali e quindi poco sicure.
Una password sicura dovrebbe essere lunga almeno otto caratteri, contenere simboli alfanumerici, mischiando lettere maiuscole e minuscole, includendo anche caratteri speciali. Complicando le password in questo modo se da un lato acquisiamo in sicurezza perché diventano più difficili da indovinare, dall’altro lato per noi diventano più difficili da ricordare. Come fare allora?
Il trucco sta nel trovare la tecnica giusta per costruire mentalmente in maniera semplice password complesse. Vediamolo subito con qualche esempio.
Il mio cognome è Arrigoni, otto caratteri, la lunghezza minima consigliata per una password, ma se mi fermassi meriterei il Mongolino d’oro, dobbiamo complicare. Un buon risultato potrebbe essere @RR!g0n!. Ho sostituito la A con @, messo le erre maiuscole, sostituito la i con il punto esclamativo e la o con lo zero. La password è il mio cognome ma è opportunamente decodificato. Potrei ulteriormente complicare le cose in questo modo [@RR!g0n!], ho racchiuso fra parentesi quadre, quindi aggiungendo dei caratteri speciali e aumentando ulteriormente la sicurezza della mia password.
Alternativamente potrei partire, anziché dal cognome, da una frase, prendere le iniziali e fare lo stesso lavoro. Per esempio potremmo prendere una frase del tipo “rosso di sera bel tempo si spera”.
Prendiamo le iniziali: rdsbtss, facciamo le opportune sostituzioni: Rd$bt$$, un ultimo passaggio #Rd$bt$$#.
Dobbiamo quindi solo trovare un modo per ricostruire mentalmente la nostra password, e il gioco è fatto. Semplice no?
Un ultimo consiglio è quello di non scrivere su foglietti le nostre password, perché altrimenti tutto questo bel castello è solo di carta anziché di mura solide. Casi più eloquenti sono di chi mette sul monitor del pc un post it con la password di Windows, oppure chi appende foglietti per l’ufficio con le password degli account di accesso della posta elettronica, così che tutti possano leggerle!!!!!