Attacchi DdoS (Distributed Denial of Service), tradotto letteralmente, "negazione del servizio" con attacco multiplo.
L'attacco DoS ha lo scopo di portare al limite l'uso delle risorse di un computer fino a che questo si blocca e non riesce più ad erogare un determinato servizio ai client che lo richiedono. Tipicamente questo tipo di attacco ha come obiettivo il web server dei server web con lo scopo di rendere irraggiungibili i siti internet ospitati su quel server.
Un sito internet risiede su un server, che per sua natura essendo usufruibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno, quindi in qualsiasi momento della giornata di qualsiasi giorno dell’anno, rimane sempre acceso al fine di garantire la continuità del servizio.
Un attacco DdoS è la stessa cosa di un attacco DoS, ma con la grossa differenza che viene portato all'obiettivo "sparando" da più punti.
Ovviamente l'attacco DdoS, o più in generale un attacco DoS, non viene fatto da un tizio che possiede una serie computer a casa e li usa per fare l'hacker anche perché, scusatemi l’espressione, vorrebbe dire essere proprio dei polli e farsi beccare subito.
Le cose sono decisamente più complesse. Infatti vengono invece coinvolti computer detti "zombie" che restano sempre accesi e che vengono infettati da un virus. Tutti questi computer assieme vanno a creare quella che si definisce una botnet, ossia una rete controllata da una persona sola.
Potrà stupire qualcuno sapere che nel mondo di "computer zombie" ce ne sono tantissimi, dentro le aziende, in uffici pubblici ed anche nelle nostre abitazioni; essi sono computer che rimangono sempre accesi senza fare quasi nulla e che non hanno adeguate protezioni.
Anche il proprio pc può diventare responsabile di un attacco Ddos, se lo si lasciasse sempre acceso, senza adeguate protezioni di sicurezza.
Per chiudere vi invito a visionare questo breve video in cui possiamo vedere una breve animazione che esemplifica come avviene un attacco DdoS, lo possiamo immaginare come fosse un fiume di proiettili, i “computer zombie” che perpetrano l’attacco, contro un unico obiettivo, il server web.