I programmi a rischio in un PC appartengono sostanzialmente a due categorie, quelli che includono codice malevolo scritto appositamente dall'autore, per esempio per monitorare o spiare l'uso del computer o per rubare dati privati, e quelli a rischio nel senso che non sono aggiornati.
Quelli del primo tipo possono essere malware oppure anche innocenti programmi con un sistema di rilevazione delle abitudini per finalità pubblicitarie, che sono comunque fastidiosi in termini di privacy.
Quelli del secondo tipo, invece, sono i programmi normali non aggiornati o non più supportati.
In sostanza significa che sono state scoperte delle vulnerabilità o dei bug che possono essere utilizzati dagli hacker per rendere efficaci malware, virus o codici dannosi.
Basti pensare a Windows, che periodicamente riceve aggiornamenti di sicurezza per correggere e bloccare le ultime vulnerabilità scoperte.
Mentre il controllo anti malware, spyware o adware è qualcosa di cui la maggior parte delle persone si preoccupa (almeno si spera), molto ignorati sono invece i problemi più che frequenti derivanti da programmi non aggiornati.
Basti pensare che ancora tanti utenti utilizzano Windows XP, che dal 2014 non viene più aggiornato, oppure programmi senza più supporto da anni come ad esempio Quicktime di Apple su Windows.
Per controllare la presenza di programmi pericolosi o potenzialmente dannosi o anche semplicemente sconsigliati perché sponsorizzati e pieni di pubblicità fasitidiosa si può fare una scansione del computer con due programmi particolarmente utili:
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Malwarebytes Antimalware, per essere sicuri di non avere il PC a rischio virus.
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Adwcleaner, per rilevare ed eventualmente rimuovere ogni software adware, ossia con pubblicità.
Per controllare invece i programmi a rischio perché non sono aggiornati conviene installare il programma gratuito Secunia PSI.
Con questo programma si può fare un controllo sui software installati sul PC Windows e rilevare, per ciascuno di essi, la presenza di eventuali aggiornamenti da scaricare.
Per la maggior parte dei programmi basterà poi premere il tasto di update per procedere con l'aggiornamento diretto.
Mentre molte persone trascurano il problema ed i rischi enormi derivanti dall'uso di programmi vecchi non aggiornati o non più supportati, è stato calcolato dalla società che sviluppa Secunia che nella media dei PC nel Regno Unito e negli Stati Uniti sono installate molte applicazioni andate ormai fuori supporto, che non ricevono più patch o aggiornamenti di sicurezza.
In particolare, sono molto diffuse le vecchie versioni di iTunes, di Oracle Java, di VLC Media Player, di Flash Player, di Chrome e Firefox, tutte versioni strapiene di vulnerabilità riconosciute che ogni hacker può sfruttare per infettare con malware questi PC senza che alcun antivirus possa fare nulla.
Le statistiche hanno anche scoperto che il 7,2% degli utenti nel Regno Unito usa Windows senza installare aggiornamenti (tra questi soprattutto chi usa ancora Windows XP) quindi c'è da immaginare che in Italia questa percentuale probabilmente possa anche essere superiore.