Finalmente ci siamo deciso ad aprire un blog, però abbiamo riflettuto su che cosa significa aprire un diario online? Ossia abbiamo ben pianificato una strategia efficace per raggiungere i nostri obiettivi di blogging, lasciando meno spazio possibile all’approssimazione?
Capita spesso che molti decidano di creare un blog e, dopo pochi mesi, lo abbandonino perché hanno sottovalutato che cosa comporta aprire un blog, Così, a un certo punto, si sono ritrovati a portare avanti un’attività più pesante del previsto.
Forse è bene fermarsi e riflettere un attimo prendendo atto di quali sono le implicazioni che comporta l’apertura di un blog, prima che anche il nostro vada a finire nel limbo dei blog abbandonati.
Scegliamo attentamente la nicchia dove creare il blog
Ci sono due modi di scegliere la nicchia dove creare un blog. Il primo è scegliere una nicchia che coincide con una delle nostre passioni. Così facendo, ci sarà più facile trovare argomenti su cui scrivere i post, e i visitatori percepiranno la nostra passione per la materia.
Il secondo modo di scegliere una nicchia è fare una ricerca di marketing e capire quali sono i settori dove conviene creare un blog. Che significa? Vuol dire scoprire in quali campi c’è una forte richiesta da parte degli utenti web, ma poca concorrenza fra i blogger. Insomma: si tratta di scovare nicchie online con una forte domanda e una scarsa offerta di contenuti.
Se apriamo un blog con l’idea di monetizzare il nostro lavoro attraverso la pubblicità, è bene analizzare i link sponsorizzati della nostra nicchia
In sostanza: scegliere la prima via, creare un blog per passione, o la seconda, aprire un blog per soddisfare una domanda, dipende dai nostri obiettivi. Di norma, chi apre un blog per passione vuole condividere sul web il proprio sapere e creare un biglietto da visita online delle proprie competenze. In genere, questo tipo di blogger non è alla spasmodica ricerca di grandi moli di visitatori.
Invece, chi crea un blog dopo un attento studio di marketing lo fa per monetizzare. Qui sì che è fondamentale avere un elevato volume di traffico web.
Infine, c’è anche chi sceglie una via di mezzo tra le due. Qualcuno decide infatti per un compromesso tra passione, concorrenza e profittabilità della nicchia.
Creare un blog con contenuti di qualità
Creare un blog significa anche dover produrre contenuti di qualità. Cioè dovremo scrivere cose realmente interessanti e utili per gli utenti della nostra nicchia.
Inoltre, i nostri contenuti dovranno essere originali al fine di differenziarci dalla concorrenza. Ci danno un vantaggio competitivo rispetto a quei blog della nicchia che invece trattano più o meno gli stessi argomenti triti e ritriti.
Creare un blog che pubblichi contenuti di qualità e originali è impegnativo, ma è indispensabile per soddisfare le esigenze dei nostri visitatori.
Scelta del nome per il blog
Se vogliamo creare un blog, dovremo innanzitutto trovargli un nome adeguato. Dare un nome evocativo è la cosa migliore. Un nome che in qualche modo identifica da subito l’argomento del blog.
Se la nostra nicchia è identificata da una particolare parola chiave, potremmo considerare l’ipotesi di inserire quella parola chiave nel nome del blog. Ci farà ottenere un posizionamento migliore sui vari motori di ricerca.
Studiare i blog della concorrenza
Prima di creare un blog, come succede per le attività di tipo imprenditoriale, è fondamentale studiare la concorrenza. Quanti competitor ci sono nella nostra nicchia? Quali sono i leader? Che vantaggio temporale hanno su di noi? Sono blog gestiti da una sola persona o da una redazione editoriale? Su quali argomenti insistono di più? Quanti post pubblicano alla settimana? Che stile di comunicazione usano nei post? Che attività di web marketing adottano?
Sappiamo scrivere un buon italiano?
Costruire un blog significa anche scrivere con un buon italiano. Perché i nostri visitatori meritano contenuti di qualità e la qualità passa anche da una scrittura formalmente impeccabile. Inoltre i motori di ricerca penalizzano i contenuti scritti in modo sciatto.
Pertanto, se vogliamo creare un blog, consideriamo che la correttezza formale della nostra scrittura non è un accessorio, tutt’altro.
Prepararsi a scrivere con costanza
Saremo costanti nella pubblicazione degli articoli? Non importa se abbiamo deciso di pubblicarne uno al giorno o uno alla settimana, anche se, in realtà, è meglio pubblicare frequentemente, quello che importa è essere costanti nel creare contenuti, rispettando le scadenze editoriali che ci siamo dati.
Il web è infatti pieno di blogger che hanno voluto creare un blog e che, poi, hanno scritto solo qualche articolo. Creare un blog è un impegno continuativo: significa che dovremo aggiornare il nostro diario online costantemente.
Piattaforma gratuita o acquisto di un dominio?
Tutto dipende dal nostro budget e quanto siamo disposti ad investire. Avere un dominio personale è sicuramente la cosa migliore. In ambito professionale è un obbligo, per scopi ludici è opzionale, anche se, l’acquisto di un dominio personale è un investimento di qualche decina di euro l’anno e quindi una spesa alquanto limitata, quindi anche per scopi ludici sarei più propenso per un dominio personale che non a piattaforme free con un nome di dominio misto fra il personale è la piattaforma che ci offre il servizio.
Mettere online un blog significa essere giudicato
Creare un blog significa esporsi al giudizio del web intero. Potrebbe capitare che un visitatore esprimesse il suo disappunto, e quindi dovremo essere in grado di intavolare una discussione costruttiva.
Creare un blog significa far sentire la nostra voce
Nel blog dovremo far sentire la nostra voce. Cioè: dovremo esprimere le nostre opinioni, dovremo sbilanciarci. Non è infatti pensabile realizzare un blog che risulti impersonale, asettico, distaccato.
Un blog è il diario online nostro o della nostra azienda: i nostri visitatori si aspettano di leggere la nostra opinione.
Scegliere attentamente la lingua con cui creare il blog
Creare un blog in inglese ci permette di avere un pubblico molto ampio. Per contro, la concorrenza è maggiore rispetto a chi scrive solo in italiano. Invece, fare un blog in italiano ci fa ottenere meno visitatori, ma è anche minore la competizione online.
Essere social
Scrivere e pubblicare non è abbastanza. Dobbiamo far conoscere al mondo le novità del blog e quale modo migliore se non attraverso i vari canali social.