Meglio scrivere articoli lunghi o brevi sul proprio blog? La questione è aperta, e scegliere l’una o l’altra strategia comporta, come in tutte le cose, vantaggi e svantaggi.
Cominciamo col dire che nessuna delle due scelte è quelle giusta e né tanto meno quella sbagliata. Tutto dipende dall’obiettivo che ci prefiggiamo.
Per meglio comprendere quale sia la scelta migliore per il nostro blog è opportuno comprendere cosa comporta una scelta o l’altra, sia che si tratti del blog aziendale o personale.
Scegliere di pubblicare articoli brevi comporta un minore onere temporale per quanto riguarda la creazione dei post e quindi permette di avere una maggiore frequenza di pubblicazione. Ciò permette di avere pubblicati contenuti sempre freschi e aggiornati e di catturare maggiormente l’attenzione dei lettori. Ciò si addice a blog che vogliono pubblicare le novità del momento, o comunque contenuti il cui interesse cattura maggiormente l’attenzione nell’immediato che non nel lungo termine.
Al contrario scrivere articoli lunghi richiede un maggiore onere temporale, e quindi una minore frequenza di pubblicazione, ma d’altro canto consente di scrivere contenuti in cui approfondiamo maggiormente l’argomento. Ciò si addice per blog che vogliono fornire delle guide, essere dei tutorial per risolvere determinate problematiche, e quindi cattura maggiormente l’attenzione dei lettori che vogliono risolvere una determinata problematica.
Inoltre avere post brevi consente di avere un maggior numero di categorie di argomenti trattati al contrario dei post lunghi, proprio per il carattere di guida ci fossilizzeremo maggiormente su un argomento per approfondirlo il più possibile.
Tuttavia il rischio che si corre nella pubblicazione di articoli brevi è di cadere nella banalità e nella superficialità, e di conseguenza di scrivere post di scarsa qualità.
Per contro nel caso di post lunghi si rischia di annoiare gli utenti, di scrivere dei lunghissimi muri di parole, assolutamente da evitare. Il consiglio è di cercare di spezzare l’articolo in paragrafi, o se troppo lungo spezzarlo in più post brevi, corredarlo di immagini esemplificative.
In entrambi i casi va comunque posta l’adeguata attenzione nel cercare di creare contenuti di qualità e di facile comprensione.
Da un punto di vista della lettura i post brevi sono di maggiore fruizione sui dispositivi mobili, proprio per la loro natura, mentre quelli lunghi meglio si adattano per i dispositivi desktop e per chi ha più tempo.
Insomma come potete ben vedere da queste poche righe, la questione è molto controversa e non esiste una regola generale. Tutto dipende dall’obiettivo che ci prefiggiamo, da chi sono i nostri lettori e cosa si aspettano di trovare da noi.